Occuparsi di cultura a Noci all'inizio sembrava una grandissima impresa. Tutt'ora i commenti dei miei lettori non differiscono molto rispetto a quanto appena affermato; ma un giornalista non desiste. Inizialmente il mio compito si era concentrato per la maggior parte su eventi, feste spettacoli e cronache degli appuntamenti culturali che nel mio paese si svolgevano; oggi la pratica mi ha portato ad altro e l'ambito culturale comincia ad allargarsi.
Il fiuto per la notizia comincia a diventare un pò più mio e i rapporti personali aumentano: esempio di come per lavorare e andare avanti nella vita non è necessaria la conoscenza delle persone (concezione tipicamente nocese) ma tanta tanta buona volontà di crescere e mettere in campo le proprie abilità. Dagli eventi son passata alle interviste, dalle interviste agli approfondimenti. Ed é proprio sul passaggio intermedio che voglio proporvi una riflessione. Alcuni giovani son stati capaci di portare avanti fatiche letterarie non indifferenti, piccoli talenti musicali son riusciti a raggiungere livelli che sino ad ora nessuno conosceva. Gruppi musicali giovanili vanno a suonare in ogni dove ed in realtà un'attività culturale, a differenza di quello che intanto tutti pensano, a Noci c'è. Solo che non tutti la vogliono vedere perchè magari si è ancora legati a quello che solo le istituzioni o la tv ci propinano.
Esiste anche un'altra realtà: quella di giovani scrittori talentuosi che producono testi e poesie meravigliose, che magari hanno anche superato i 25 anni di età ma che alla domanda "posso intervistarti?" rispondono un "no, non voglio uscire sui giornali". Ed è proprio a questi ragazzi che io mi rivolgo. E' vero, nel nostro paese c'è gente che vuol comparire,comparire, comparire. Mostrarsi, far uscire il proprio nome in ogni dove; ma è gente che col loro nome e basta non regala alla propria comunità alcun contributo. Voi invece, anche con una sola parola potete dare tanto. Perchè restare fuori, perchè non tentare di fare emergere le proprie capacità? In un periodo così difficile come il nostro, segnato dal buio e da lacune incolmabili in cui il termine cultura sembra solo un mondo difficile da affrontare, una poesie può aiutare a leggere qualcosa che sino a questo momento non si è letto; una strimpellata alla chitarra con i testi di De Andrè (perchè di amanti seguaci di Andrè a Noci ce ne sono eccome) può aiutare a capire cos'è la vera musica e la vera poesia. Un disegno, un dipinto, una fotografia sono arte, sono cultura. Non ci ricorderemo mica di cosa parlava Leopardi o Calvino o chissà chi altro ma, almeno, avremo dato spazio a nuove forme di comunicazione appartenenti ad una generazione che OGGI HA SOLO BISOGNO DI RISCATTARE LA PROPRIA DIGNITA'! Dimostriamo che non siamo bamboccioni, o ladri o mammoni. Siamo arte, siamo comunicazione, siamo un mondo idee. Non dimentichiamolo!
Per cui se avete, abbiamo opportunità: cogliamole!